Rendere intelligente la propria casa

Domotica e controllo da remoto per abitazioni sicure funzionali ottimizzate

12/12/2016 18:27:56


molecole

 
Illuminare la casa con un click, monitorare i consumi energetici dell’abitazione e consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto, sono alcune delle funzionalità domotiche che permettono di rendere “smart” sia un piccolo appartamento che un intero edificio.

Abitazioni intelligenti: soluzioni attuali e futuristiche
L’evoluzione digitale del mondo ha comportato un profondo cambiamento nel modo di abitare; la casa intelligente è una casa sempre più connessa, capace di interagire con tutti i dati immessi e controllabile da uno smartphone.
È possibile, con un semplice click, “ascoltare” la propria casa e “farsi ascoltare” grazie alle APP che consentono di gestire da remoto l’illuminazione, l’impianto di riscaldamento e condizionamento, l’apertura o la chiusura delle finestre ma anche i vari elettrodomestici come lavatrice, lavastoviglie e frigorifero.
Ogni giorno, in ogni edificio sono attivate procedure ripetitive, attività meccaniche che possono essere automatizzate grazie a sistemi di controllo integrato che sfruttano le nuove tecnologie per ottenere diversi vantaggi come risparmio energetico, risparmio di tempo, sicurezza, controllo da remoto e maggiore comfort.

Come si realizzano impianti domotici
Nel caso di edifici di nuova costruzione la Legge 164/2014 (di conversione del DL 133/2014) ha stabilito dal 1 luglio 2015 l’obbligo della predisposizione alla banda larga per gli edifici di nuova costruzione o per le ristrutturazioni sostanziali.
I nuovi edifici devono essere accessoriati di un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna: adeguati spazi installativi, impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete, un punto di accesso, un punto fisico situato all’interno o all’esterno dell’edificio e accessibile alle imprese autorizzate a fornire reti pubbliche di comunicazione, che consente la connessione con l’infrastruttura interna all’edificio predisposta per i servizi di accesso in fibra ottica a banda ultralarga.
Per il cablaggio e la corretta progettazione il riferimento sono le Guide 306-2, 64-100/1, 64-100/2 e 64-100/3 del CEI. La norma CEI 306-2 fornisce le raccomandazioni per la progettazione, l’installazione ed il collaudo del cablaggio per le comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali, in conformità alle norme tecniche applicabili: le CEI 64-100/1, 64-100/2 e 64-100/3 utili per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni sono realizzate per progettisti edili, agli architetti e agli installatori che lavorano alla costruzione di nuovi edifici o in fase di ristrutturazione radicale. 
Per rendere domotica un’abitazione, o un intero edificio, è necessario che gli impianti siano predisposti in questo senso. Mentre in un impianto tradizionale, dove l’integrazione è assente, ogni funzione prevede un cablaggio separato e dedicato; in un impianto innovativo, alle apparecchiature tradizionali si sostituiscono dei dispositivi “intelligenti” in grado di elaborare informazioni e di comunicare tra loro.

Sistema BUS con cavo dedicato 
Un modo per rendere ‘smart’ la propria abitazione è utilizzare il sistema BUS con cavo dedicato, in altre parole quello in cui il collegamento fisico tra i vari dispositivi è un doppino intrecciato, al quale sono connessi in parallelo tutti i dispositivi tramite un dispositivo elettronico di interfaccia.
Il cavo BUS provvede contemporaneamente all’alimentazione elettrica dei dispositivi ed allo scambio di informazioni tra di essi e consente agli attuatori(dispositivi che eseguono un comando come luci, termosifoni, elettrovalvole, …)  ed ai sensori (i dispositivi che ricevono ordini come interruttori, termostati, …) di comunicare.
Per risolvere eventuali problemi comunicativi tra dispositivi di diverse aziende produttrici è stato “creato” lo standard mondiale per la comunicazione tra i vari componenti dell’impianto: Konnex - KNX. Questo protocollo di comunicazione consente di inserire componenti marchiati KNX nel BUS indipendentemente da chi li ha prodotti. Il sistema KNX utilizza un particolare software denominato ETS che permette di effettuare la configurazione del sistema e il monitoraggio dei dispositivi.
Un impianto standardizzato BUS, pur essendo più costoso rispetto ad un impianto tradizionale, è un sistema affidabile, in quanto l’infrastruttura non dipende da onde radio e perciò non è soggetto ad eventuali problemi di disturbi, consente l'integrazione dei sistemi a fronte di una grande semplicità del cablaggio. È la soluzione ideale in abitazioni con diversi componenti connessi.
Potrebbe costituire un problema il fatto che richiede un consistente lavoro di installazione per la posa dei cavi; qualora si volesse evitare la realizzazione di opere murarie si può optare per sistemi alternativi che riducano al minimo eventuali lavori in casa.

Sistema ad onde radio
Per realizzare impianti domotici in edifici esistenti senza intraprendere una ristrutturazione profonda si può optare per metodi di trasmissione wireless basati su onde radio.
La tecnologia Radio ZigBee si basa sull’impiego di dispositivi di comando alimentati a batteria e dispositivi attuatori alimentati dalla rete elettrica e connessi al carico da controllare, comunicano via radio con segnale avente una frequenza di 2,4 GHz. Grazie a queste caratteristiche è possibile realizzare con estrema flessibilità nuovi impianti elettrici o modifiche di esistenti con ridotti cablaggi e minimi interventi alla struttura muraria. Mediante un’interfaccia specifica, i dispositivi di comando radio ZigBee possono essere integrati ad un impianto con tecnologia BUS.
Z-Wave è un altro protocollo wireless progettato appositamente per la domitica che permette la comunicazione bidirezionale tra i dispositivi abilitati e assicura, in luoghi chiusi, una copertura che varia dai 20 ai 30 metri.

Sistema ad onde convogliate
Tra i mezzi trasmissivi alternativi per la rete di interconnessione di un sistema domotico c’è quello ad onde convogliate che sfrutta la linea elettrica esistente; i comandi quindi vengono inviati sulla rete elettrica e raccolti dalle utenze interessate attraverso un codice di indirizzamento univoco.
Poiché la corrente elettrica è soggetta a numerose distorsioni, i problemi di questa tecnologia sono dovuti alle possibili interferenze, superabili con l'adozione di un filtro di linea. Lo standard più diffuso per questo tipo di sistema è X10. 

Sistema domotico Spinetech
Spinetch è un sistema che con tecnologia BUS, mediante apposite interfacce è in grado di gestire le funzioni dell’impianto audio e integrarsi con dispositivi e sistemi di altri produttori, gestire e supervisionare la casa anche da remoto utilizzando un telefono fisso, mobile o una connessione Internet. Nel caso si desideri espandere un impianto pre-esistente senza eseguire opere di muratura, l’impianto può essere espanso con interfacce filare/radio e dispositivi di comando radio ZigBee.
È compatibile con gli standard internazionali, offre la soluzione per ogni diversa esigenza abitativa in cui i prodotti tradizionali possono essere affiancati dall’antifurto a radiofrequenza e dal sistema comando e controllo a radiofrequenza.
Si interfaccia con i sistemi di sorveglianza e controllo.
 
Interfacce per sistemi domotici
Per interfacce domotiche s’intendono i dispositivi che permettono un'interazione con la casa a scopo di supervisione o di azione sulle funzioni dei singoli elementi. Le interfacce sono costantemente collegate all’impianto centrale mediante un sistema di comunicazione su cavo o wireless.
  • Le interfacce più comuni sono PC, TV, Smartphone e Tablet. Per programmare, gestire e controllare tutte le applicazioni automatizzate il touch panel a colori è di semplice e intuitivo utilizzo, strutturato su quattro menu accessibili dall’home page che consentono la personalizzazione dell’installazione in base alle specifiche dell’utente.
  • Sensori Spinetech raccoglie le informazioni inviate da vari sensori:  sensori di movimento per il rilevamento del passaggio e dello stazionamento di persone in un’area per regolare l’illuminazione; sensori meteo per la gestione automatica del movimento delle tende da sole in relazione alle condizioni metereologiche.
Per rendere più smart la propria abitazione, si possono connettere singoli prodotti ad alto contenuto tecnologico che controllano una specifica funzione anche se non sono inseriti in un sistema domotico unico: apertura di porte e finestre, avvio di elettrodomestici, … .
  • Automazioni per serramenti - Attraverso sistemi di automazione dei serramenti è possibile assicurare l’apertura e la chiusura delle finestre e delle tapparelle solo quando serve davvero: per proteggere la casa dall’irraggiamento del sole o dalla pioggia. Nel campo dei serramenti esistono sul mercato singoli prodotti con caratteristiche innovative di automazione, in grado di aprirsi e chiudersi grazie a programmi d’uso quotidiani predefiniti, oppure di crearne di personalizzati a seconda dei propri bisogni. Inoltre, in caso di pioggia, le finestre si chiudono da sole grazie al sensore di cui sono dotate.  
  • Automazioni per porte - Diversi sono i sistemi innovativi per il controllo delle porte di casa, dispositivi che consentono di automatizzare l’apertura e la chiusura di porte scorrevoli a scomparsa o l’apertura e la chiusura automatica di porte a battente con movimento di chiusura delicato e dinamico in apertura, simultaneo in caso di doppia anta.
  • Automazioni per cancelli - Per apertura e controllo degli accessi ci sono strumenti che permettono di comandare l’apertura del varco con un solo “tocco” sullo schermo o in modo automatico senza mai dover impiegare le mani per premere tasti o cercare chiavi.

 

 


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